venerdì 10 agosto 2007

Un albero per la speranza..

(di Guido Giovagnoli) Un albero della speranza è stato piantato in piazza Kalvaria a Budapest per ricordare quanto ancora c'é da fare per i diritti delle persone affette da disturbi mentali in Ungheria, in Italia e in tutta l'Unione europea. È stato questo il momento più importante della prima tappa del “treno speciale per Pechino” che giovedì è giunto nella capitale ungherese. Oltre 200 al via, 19 gli eugubini, il gruppo più numeroso tra le regioni rappresentate: “Dopo 18 ore di viaggio in treno da Mestre attraverso la Slovenia e la Croazia, siamo stati accolti a Budapest con grande entusiasmo. In piazza Kalvaria ad aspettarci c'era l'ambasciatore Paolo Guido Spinelli”, hanno raccontato alcuni esponenti della nostra città. Lo stesso ambasciatore ha commentato "È una iniziativa incredibile questa che è partita dall'Italia - ha detto il diplomatico incontrando il gruppo - per l'Ungheria, in particolare, è una prima assoluta. Mai tante persone tutte insieme e accomunate da un unico obiettivo erano giunte qui dall'Italia per parlare di questi argomenti. Sono lieto che il nostro Paese sia promotore di questo importante momento di scambio". Sull'albero della speranza piantato in piazza Kalvaria a Budapest, tutti i partecipanti al viaggio in treno verso Pechino hanno legato ai rami dei nastrini colorati. Su ognuno c'era una scritta diversa dalle altre: "Diamo radici all'immaginazione", "Siamo uniti e importanti gli uni per altri", “Un treno speciale per un gruppo speciale", "Il viaggio della speranza", "Sii prima di tutto libero per chi vuole la libertà e spesso non ce l'ha" (da http://www.tuttogubbio.it/ )

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggendo sul sito del
"TRENO SPECIALE PER PECHINO"
alcune critiche negative,di qualche familiare e operatore,su questa iniziativa, come madre di una persona con difficoltà ad integrarsi nella società , la stessa che oggi però stà cercando in parte di aprirsi a questo tipo di persone,mi sono sentita Addolorata,Dispiaciuta e TANTA TANTA RABBIA.
Per me "il treno speciale per Pechino"rappresenta un punto importante per le persone che ne fanno parte, in particolare per mio figlio che ha potuto dimostrare a me agli altri e soprattutto a se stesso di essere capace di tanto,ma anche per quanti non sono saliti sul treno, ma si possono riconoscere in questa esperienza.RINGRAZIO quindi tutti coloro che HANNO CREDUTO in questa iniziativa per poter realizzare una COSA COSI' GRANDE.Al momento della partenza ho visto mio figlio cosi ORGOGLIOSO e contento nel partire e ciò mi ha già dato sollievo.
Quando rientreranno sono sicura che non basteranno le parole per raccontare tutto e questo dimostrerà che
A V E V A M O R A G I O N E

A VOI CHE STATE VIAGGIANDO UN GRANDE ABBRACCIO

MARISA PANUNZI

Anonimo ha detto...

Ciao Natascia! e ciao a tutti!
Solo oggi sono riuscita a collegarmi... sei sempre sui giornali... e vedo che tutto rientra nelle previsioni... cioè tutto molto straordinario...
Ti aspettiamo al ritorno con coniglio in friccò... Buon per quel che resta... (forse poco?)
Baci Sonia, Massi, Tom e Lelo.